Milan e Bologna, le finaliste della finale di coppa Italia sono state, come da tradizione in visita al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha avuto in dono le maglie delle due squadre, quella degli arbitri e una piccola copia del trofeo.
Nell’incontro ha parlato il presidente del CONI Giovanni Malagò alla sua ultima apparizione al Quirinale in questa veste: “Grazie per la passione che la Casa degli italiani dimostra al modo dello sport e lei sa quanto ne siamo orgogliosi”. Il numero 1 dello sport italiano ha aggiunto: “La finale di Coppa Italia è un pezzo di storia del calcio e dello sport italiano, che sono parte della storia del Paese”.
La Lega Serie A è stata rappresentata dal suo presidente Ezio Simonelli, il quale ha sottolineato come la Coppa Italia unisce l’Italia da nord e sud: “Coinvolge squadre di tutto il Paese, dal Palermo al Bolzano. Invito i giocatori di Bologna e Milan, ma sono certo che lo faranno, a essere all’altezza di questa finale, come esempio e impegno”.
Dopo i saluti istituzionali è toccato alle due squadre prendere la parola. Nel suo discorso Sergio Conceiçao ha ammesso l’orgoglio di allenare il Milan e di essere nella massima sede delle istituzioni italiane: “L’Italia è molto importante per me e ora sono orgoglioso di essere qui in questa sede alla presenza del Capo dello Stato, alla guida dei rossoneri, in vista della finale, che sono certo sapremo onorare”.
Successivamente, Vincenzo Italiano ha ricordato come il Bologna ha raggiunto questo traguardo dopo tanto tempo: “Quella di domani è una finale che ci manca da 51 anni. Trentamila tifosi rossoblù verranno allo stadio Olimpico, con tanti giovani che non hanno mai visto alzare un trofeo. Spero che domani abbiano questa gioia”. Il tecnico spera che la finale possa far divertire tutti: “Grazie presidente per averci ricevuto oggi. Mi auguro che sarà uno spettacolo per tutti”.
Il direttore di gara designato per la partita, Maurizio Mariani, ha parlato a nome di tutta la classe arbitrale: “Signor presidente, lei una volta ci ha definito suoi colleghi. Dato il suo ruolo, sono parole che ci danno grande orgoglio. Esprimo da parte di tutta la categoria ringraziamento per la vicinanza e il riconoscimento del nostro ruolo”.
Infine, è stato proprio il Capo dello Stato a mandare un messaggio in vista dell’evento di mercoledì sera: “Rammentate sempre che siete da esempio per tanti giovani e il vostro riferimento è importante. Questo è un valore e una responsabilità che è sulle vostre spalle”. Sergio Mattarella ha continuato sull’etica del calcio: “Quanto vi sia di etico nei campioni che sono visti come riferimento da parte di tanti ragazzi nel nostro paese.
Ragazzi e ragazze, perché anche lo sport del calcio femminile sta crescendo, come è noto, e questo dimostra come sia un fenomeno intorno al quale si raccoglie la nostra comunità nazionale”.
Il presidente della Repubblica ha detto di non poter essere allo stadio e di non poter gustarsi la partita in tv, perché in volo verso un impegno all’estero: “Adesso partirò per Coimbra e domani sera sarò in aereo”.
Mattarella ha chiuso così il suo discorso: “Sarà certamente uno spettacolo di sport di grande livello. Sarete protagonisti. Il Bologna quasi 90 anni fa veniva definito ‘lo squadrone che tremare il mondo’. Difficile che il Milan con i tanti scudetti e le tante coppe vinte possa tremare. La storia delle vostre società garantisce che domani sarà un grande spettacolo, un grande incontro combattuto con passione, con lealtà, correttezza e rispetto degli avversari”.