“Voglio rimettermi gli stivali”. Parlava così Luciano spalletti, all’indomani della vittoria di uno scudetto storico con il Napoli.
Troppe le energie messe in quella cavalcata, forte la volontà di ritornare nella sua amata campagna. La sua poteva essere una figura che riconducesse al “saggio” che si ritira tra i monti, dopo aver compiuto un’impresa eroica, destinata a resistere alla schiavitù del tempo.
Ma ecco che questa visione viene completamente stravolta dalla chiamata della nazionale italiana. Un vento troppo forte a cui poter resistere, anche più della volontà di rimettersi i suoi amati stivali.
L’Italia rappresenta l’ultimo grande ballo, l’ultima tappa a conclusione di una straordinaria carriera .
Il cammino degli azzurri finora non è stato però degno del valore di un allenatore come lui. Dalla cocente delusione per l’Europeo, alle ultime 2 sconfitte consecutive contro Francia e Germania.
In più sembrerebbe, che nell’ultimo anno e mezzo di lavoro, il tecnico non sia riuscito a dare ancora un’identità precisa alla squadra.
Certo, post europeo, con il passaggio alla difesa a 3 si sono visti dei buoni miglioramenti, non bisogna dimenticare infatti le vittorie contro la Francia al Parco dei Principi, e Belgio.
Tuttavia, l’Italia sembra non riuscire ancora a spiccare il volo definitivamente, a raggiungere il livello di gioco e prestazioni visto nei primi anni della gestione Mancini.
Domenica contro la Germania sarà una prova del 9. In ballo c’è la semifinale di Nations league e la possibilità di evitare l’ insidiosa Norvegia di Haaland, nel gruppo di qualificazione per il mondiale 2026.
In conclusione, è davvero Luciano Spalletti l’uomo giusto per la nazionale ? Beh, se ci basassimo unicamente sulla sua esperienza e sulla sua straordinaria carriera non ci sarebbe alcun tipo di dubbio. Ma provando ad analizzare la situazione con un occhio oggettivo, bisogna ammettere che forse ci si aspettasse qualcosa in più.
Ma l’Italia è un paese di CT, e questo Spalletti lo sa bene, e di certo non si farà travolgere dalle critiche accorse dopo la sconfitta contro i tedeschi.
La speranza è che la sua Italia possa finalmente levarsi gli stivali e indossare magari delle ali, con l’obbiettivo di regalarsi un ultimo sfizio, prima di smettere definitivamente. Fino ad allora, la campagna può attendere.