In occasione della festa del venticinquesimo anniversario dello scudetto del 2000, il patron della Lazio si è espresso su vari argomenti.
Innanzitutto si fomenta sull’anniversario: “È fondamentale ricordare l’impresa di 25 anni fa. Non c’è futuro se non c’è il nostro passato“,
Il presidente si è espresso anche sulla partita contro l’Inter, che in caso di vittoria potrebbe permettere di posizionarsi al quarto posto:
La carica del presidente:
“Sarebbe il coronamento di uno sforzo che è stato fatto da tutti: dalla squadra, dall’allenatore, dalla società, che è convinta che tramite l’organizzazione, lo spirito di gruppo, si possano raggiungere degli obiettivi importanti. Oggi c’è un’organizzazione ha consentito di far diventare la Lazio un punto di arrivo e non di partenza. Col tempo, mi auguro un tempo giusto, possa trovare riscontro anche in termini sportivi. Noi siamo fiduciosi di aver creato un’orchestra valida“.
Il numero uno della Lazio si è espresso anche sul futuro di Baroni, contestato a inizio anno ora già è entrato nel cuore dei tifosi biancocelesti.
Su Baroni:
“Ha un contratto pluriennale”. Poi lancia una frecciata ai tifosi: “Mi sorprende che quando l’ho portato sono stati fatti i cortei di 10.000 persone, dovevamo retrocedere in Serie B. L’importante è vincere? Io preferisco avere una struttura che si tramandi nel tempo. Io sto rendendo autonoma la società, mi sono preoccupato di salvare la storia e ora dobbiamo pensare a costruire il futuro di questa società anche per mezzo dei risultati sportivi“,