L’attaccante del Barcellona Dani Olmo é intervenuto insieme al suo allenatore Hansi Flick nella conferenza stampa alla vigilia del ritorno della semifinale di Champions contro l’Inter, che vede le due squadre ripartite dal 3-3 del Montjuic.
Quanto é importante questa partita?
“È una partita fondamentale, la motivazione è massima come è ovvio per una semifinale che porterà a una finale di Champions. C’è grande voglia di vincere domani sera”.
Come valuti questo tuo primo anno in blaugrana?
“Sono contento, sono venuto per giocare per un obiettivo, cioè vincere. Abbiamo già vinto due competizioni su quattro, ne rimangono due e l’obiettivo è chiaro. Ci sono ovviamente situazioni in cui non sono stato bene, vorrei avere continuità e ora mi sento bene. Sono concentrato sul presente, pronto, motivato per aiutare la squadra”.
Domenica ci sarà il Clasico, pensi che nel caso di sconfitta domani essa potrebbe avere ripercussioni sulla sfida contro il Real?
“Sappiamo che è una settimana importante, domani abbiamo una partita che ci potrà portare a un’altra finale. Non sarà facile, ma verrà prima la gara di domani e poi il Clasico”.
Cosa servirà domani ?
“All’andata abbiamo giocato ad armi pari, ci sono state situazioni in cui avremmo potuto difendere meglio. Può capitare e dovremo essere pronti, il nostro obiettivo è vincere domani, facendo un bel calcio”.
Nonostante si parli del fattore campo, voi in trasferta avete sempre giocato molto bene
“Il fattore campo può portare beneficio a chi gioca in casa, ma abbiamo giocato in campi come il Wanda Metropolitano o il Bernabeu e siamo riusciti a vincere o comunque a qualificarci. Giocare in uno stadio del genere ci motiva, magari potessimo farlo ogni anno”.
Quanta fiducia c’è tra di voi?
“È merito di tutta la squadra se siamo qua, ogni partita l’abbiamo vinta per merito del lavoro di tutti ed è questa la cosa fondamentale”.
Al momento del tuo arrivo a Barcellona, avresti mai pensato di essere in corsa in questo momento della stagione su 3 fronti?
“Sì, lo immaginavo. Sono venuto qui con questo pensiero, il Barcellona ha una squadra per trovarsi in questa situazione in questo momento. Per me è il primo anno con Flick e con la squadra, ma abbiamo chiaro perché giochiamo e cosa possiamo ottenere”.
A livello fisico come arrivate a questa partita ?
“Siamo pronti, ci siamo ripresi. Giocare ogni 3-4 giorni è dura e il riposo è un fattore da tenere in considerazione. Ma penso che siamo pronti, siamo al 100% di energia e motivazione, cercheremo di raggiungere l’obiettivo”.
Come state vivendo la definitiva affermazione di Lamine Yamal?
“Con normalità. Sappiamo bene che giocatore sia Lamine, quanto sia importante per la squadra. Sono partite che prepariamo come le altre, lui sta bene ed è tranquillo: ha voglia di dimostrare perché viene considerato il migliore”.
Vi aspettate una marcatura raddoppiata su di lui?
“Vorrebbe dire che ci sarebbe un giocatore libero, Lamine ha dimostrato di poter giocare uno contro uno, ma anche uno contro due o contro tre. Se in tre vanno su di lui, ne avremo due liberi: meglio così”.
Cosa significa per te a livello personale la partita di domani?
“È una grande opportunità, ho potuto giocare una semifinale a Lisbona con il PSG. Sono sei anni che il Barça non vince una semifinale, c’è la possibilità di tornare a fare la storia e siamo motivati”.
Come hai affrontato il momento difficile relativo alle difficoltà del club per il tuo tesseramento?
“Certo che sì. Una volta presa la decisione avevo il 100% di fiducia nel club, si trattava di un tema amministrativo che non dipendeva da me e una volta a disposizione ho cercato di aiutare l’allenatore e la squadra”.
Sembrate una squadra che gioca senza preoccupazioni, sei d’accordo?
“Beh, potrei darvi un titolo… Ma evito. È una festa quasi, tutti questi giovani tolgono pressione e tensione. A volte non diamo troppo peso come dovrebbe essere, ma noi veterani siamo lì apposta. Abbiamo un gruppo sano, fatto di grandi calciatori che hanno il comune obiettivo di vincere. Lavoriamo tutti per questo”.
Cosa significa per voi avere uno spogliatoio pieno di talenti provenienti da La Masia?
“Parliamo del miglior vivaio del mondo, la Masia è un orgoglio. Abbiamo già vinto due trofei e ne restano ancora due, è una cosa che la dice lunga sulla continuità di questo progetto”.
Cosa da un allenatore come Flick a questa squadra?
“È un tecnico molto vicino ai giocatori, manda messaggi chiari su cosa vuole fare. Ha uno stilo di gioco, una visione chiara di come vuole si giochi a calcio. Credo stiamo facendo il massimo possibile, per ora non c’è motivo di cambiare nulla. Vogliamo andare in fondo tutti insieme”.