Raphael Varane, ex difensore della nazionale francese e attualmente ritiratosi, ha recentemente rilasciato dichiarazioni interessanti sul cammino della Francia nelle ultime due finali Mondiali, quella vinta nel 2018 e quella persa nel 2022 contro l’Argentina.
In un’intervista, il centrale francese ha evidenziato una differenza fondamentale tra le due edizioni: “Nel 2022 in Qatar non eravamo trascinati come nel 2018”. Un’affermazione che fa riflettere sul diverso atteggiamento con cui i Bleus hanno affrontato le due finali.
Nel 2018, la Francia si impose con autorità nella finale contro la Croazia, vincendo 4-2 e dando la sensazione di essere una squadra compatta e completa, capace di dominare gli avversari con un mix di talento e solidità tattica. Varane, all’epoca colonna portante della difesa, aveva contribuito in maniera decisiva alla conquista del trofeo, risultando tra i migliori del torneo.
Quattro anni dopo, in Qatar, il cammino della Francia è stato altrettanto convincente, ma in finale l’Argentina di Messi ha avuto la meglio ai rigori dopo un match epico terminato 3-3 nei tempi supplementari. Secondo Varane, rispetto al 2018, la squadra non aveva la stessa coesione e non c’era un giocatore capace di trascinare il gruppo come accadde in Russia.
Le parole di Varane aprono il dibattito su cosa sia mancato alla Francia nel 2022 per ripetersi come campione del mondo. Nonostante un Kylian Mbappé straordinario (autore di una tripletta in finale), la sensazione è che la squadra abbia avuto più difficoltà nel gestire i momenti decisivi del torneo.
L’assenza di leader come Pogba e Kanté, pilastri del centrocampo nel 2018, potrebbe aver inciso, così come la mancanza di un riferimento emotivo in grado di guidare il gruppo nei momenti critici.