Continuano a regalare grandi emozioni le sfide tra Benfica e Barcellona, dopo il clamoroso 4-5 per i blaugrana nella fase campionato della competizione, questa sera è andata in scena un altro grande match.
Lusitani che proprio come in quella partita sono propositivi, spingono e creano tanto.
Szczesny questa volta però non pasticcia, ferma tutte le iniziative degli uomini di Bruno Lage, incredulo in panchina.
I guanti del portiere polacco vengono sporcati fin dal 1’ minuto, quando l’ex Roma e Juventus deve respingere in angolo la conclusione di Akturkoglu.
Catalani che cercano di reagire, prima con Olmo e poi con Yamal, ma la sfera non arriva nello specchio.
Poco dopo il ventiduesimo intervento duro di Cubarsi, rosso per il classe 2007.
Situazione complicatissima per gli iberici, il tecnico inserisce prontamente Araujo.
L’uruguaiano cresciuto nella Masia sarà un mastino e comanderà la difesa per tutto il corso della serata.
Barça che soffre la fantasia di Schjelderup, il ventenne scandinavo crea pericoli costanti.
All’ora di gioco arriva il gol che decide l’incontro, un lampo improvviso di Raphinha da fuori area.
Tutto nasce da un passaggio sbagliato di Antonio Silva, l’ala sudamericana di avvenga sul pallone, recuperando e facendo partire una rasoiata precisa all’angolino.
Nulla da fare per Trubin, 0-1 per la compagine di Hansi Flick.
Negli ultimi dieci minuti i portoghesi vanno all’arrembaggio, cercando di rimettere tutto in equilibrio.
Belotti da neo entrato conquista un calcio di rigore, ma il VAR ravvisa la posizione irregolare dell’attaccante italiano, annullando di fatto la massima punizione.
Nel recupero Culés che vengono messi alle corde, diversi sono i corner conquistati dalle Águias.
Partita che termina così, amaro in bocca per i locali, che perdono ancora una volta a domicilio contro un Barcellona in 10 per oltre settanta giri di lancette.