Poco fa ai nostri microfoni ha parlato Thomas Manfredini. L’ex calciatore italiano, nato il 27 maggio 1980 a Ferrara, giocava come difensore centrale, distinguendosi per la sua solidità e abilità nell’anticipo. Dopo aver iniziato la carriera nelle giovanili della SPAL, ha militato in diverse squadre italiane, tra cui Udinese, Atalanta e Genoa. Ha avuto il periodo più significativo all’Atalanta, dove è stato un punto di riferimento in difesa tra il 2006 e il 2012. Si è ritirato dal calcio giocato nel 2016.
Queste le sue parole:
Cosa ne pensa della stagione che sta disputando l’Atalanta?
Penso che stanno facendo un grandissimo campionato, stanno di nuovo mantenendo le aspettative che avevano già confermato i precedenti anni; sono ad un livello molto alto. Normale che quest’anno l’uscita dalle coppe può essere una cosa negativa, però d’altro canto penso che si possano così totalmente dedicare a un obiettivo che sarebbe unico e fantastico da raggiungere; ma già anche solo impensierire il Napoli e l’Inter per la vittoria dello scudetto è una cosa molto importante.
Se ci sono, quali sono le differenze fra la sua Atalanta e quella di oggi?
Adesso io penso che l’Atalanta abbia un livello di obiettivi diverso, un livello strutturale e di forza diverso. Oggi si parla di una rosa molto ampia con giocatori importanti che giocano anche nelle rispettive nazionali. Invece diciamo che quando giocavo io era più una situazione dove si cercava la salvezza e si avevano giusto quei 15/16 giocatori, con gli altri che erano giovani. Si è quindi strutturata (l’Atalanta) con la crescita della rosa e di conseguenza anche dei risultati.
La sfida tra Napoli e Inter sarà un match decisivo per l’assegnazione del tricolore?
Secondo me no. È una partita importante ma non decisiva, perché poi mancano ancora undici partite e c’è ancora la possibilità di qualsiasi squadra, come l’Atalanta o la Juventus, di rientrare nel treno. È normale però che ci deve essere lo sbaglio di queste squadre che sono davanti. Ricordiamo che l’Inter e il Napoli però sono strutturate, hanno delle rose ampie e quindi secondo me lotteranno fino alla fine. Ovviamente è normale che un risultato come il pareggio e la vittoria dell’Atalanta e/o della Juventus permetterebbe alle due fugitrici di essere avvicinate ancor di più.
Avendo giocato anche nella Fiorentina, cosa ne pensa dell’andamento di quest’ultima?
Io penso che la Fiorentina stia facendo un grandissimo campionato; poi Raffaele, nonostante alleni da poco, ha fatto sempre grandi cose. È normale, che Firenze sia un ambiente pretenzioso, dove si vuole sempre vincere, dove la tifoseria vuole sempre il massimo, però è anche vero che si è cambiato tanto e bisogna anche avere la pazienza di di far crescere i giocatori presenti in rosa. Nonostante questo penso che Palladino sarà uno dei top allenatori del futuro italiano.
Queste le parole dell’ex difensore italiano ai nostri microfoni. Una visione sicuramente ben chiara e precisa della situazione attuale all’interno del nostro campionato.