Simone Perotti, Direttore Sportivo ha rilasciato un’ intervista esclusiva ai nostri microfoni ecco le sue dichiarazioni:
Cosa ne pensa della finale di Champions e chi vede favorito?
” È una finale molto equilibrata, dove entrambe le squadre hanno fatto un percorso importante e sono quelle partite da 50 e 50″.
Chi vede favorito per la finale playoff di Serie C tra Pescara e Ternana?
” Indubbiamente sono due squadre molto forti, il Pescara ha avuto un po’ più di difficoltà, ma è riuscita a eliminare una sorpresa come il Cerignola, mentre la Ternana ha avuto più vita facile contro una squadra molto complicata come il Vicenza.
Le Fere hanno dei giocatori molto importanti dalla loro parte che hanno anche esperienza di Serie B, come Capuano, Brigola e Casasola. Gli Abbruzzesi hanno Baldini che 3 anni ha già vinto una finale playoff contro il Padova quando sedeva sulla panchina del Palermo, quindi dico 51% Pescara e 49% Ternana.”
Quanto è importante il ruolo del Direttore Sportivo all’ interno di una società ?
È molto importante la sua figura, perché è colui con la quale il presidente si consulta per le scelte in ambito sportivo che ti sceglie i giocatori, ti imposta il mercato e sceglie l’ allenatore”.
Cosa ne pensa del valzer delle panchine in Serie A?
” Conte resta a Napoli ed è una notizia importante per i partenopei, soprattutto dopo la vittoria di uno scudetto. Gasperini lascia l’ Atalanta e dopo 9 anni va alla Roma, ci sono state le dimissioni di Palladino alla Fiorentina e il quasi esonero di Baroni, mentre Allegri ritorna al Milan altro no so”.
Gasperini lo vede meglio alla Roma o alla Juventus?
“Ma sai, Bergamo è un isola felice e lui è conteso da due piazze molto calde dove subito si inizierebbe a contestare quando le cose non vanno bene, quindi fossi in Gasp valuterei bene”.
Il Napoli ha quasi chiuso per KDB, pensa che con questi colpi il nostro campionato possa rilanciarsi e tornare quello di 20-30 anni fa?
” È molto difficile che il nostro calcio possa tornare a quei livelli di fascino, soprattutto per un fattore economico poiché la Premier League e la Liga hanno quel potere economico da riuscire ad attrarre giocatori di un certo livello, rispetto ad altri campionati”.
Un suo pensiero sul mondiale per club che inizierà a breve
” Per un sentimentale come è una competizione nuova tutta da scoprire, io sono abituato per la mia età alla coppa Intercontinentale, alla Coppa dei Campioni, alla coppa UEFA, però la vedo una competizione fatta prevalentemente per scopi economici”.
Come mai secondo voi la nazionale italiana non riesce più a qualificarsi al mondiale e cosa pensa del progetto di Spalletti?
” Nella nazionale italiana mancano i giocatori giovani e italiani soprattutto, poiché si sta dando molta importanza nell’ ultimo periodo agli oriundi. Io non riesco più a vedere all’ interno della nazionale giocatori simili a Baggio, Del Piero, Totti oppure semplicemente come Insigne.
I giovani in Italia non vengono valorizzati e spesso si ha paura di farli giocare in pianta stabile all’ interno delle prime squadre, cose che negli altri paesi non accade”.