La sfida scudetto tra Napoli e Inter si fa sempre più calda, con il rush finale di campionato che sarà decisivo per decretare il vincitore. Ed è proprio su questo argomento in particolare su cui si è soffermato ai nostri microfoni, intervistato da Matteo Monti, Enrico Nicolini, ex di Bologna, Ascoli e anche della squadra partenopea.
Di seguito l’intervista completa:
” La sfida scudetto si avvia al rush finale, con la distanza tra le squadre sempre più ridotta, quali sono le sue previsioni per la classifica finale?”
“l’Inter ha sicuramente la rosa più forte e fornita, ha tanti giocatori di valore, può permettersi anche di non giocare sempre con i titolari, il vantaggio che può avere il Napoli è quello di non aver impegni extra campionato, l’Atalanta invece, che sulla carta sembrava essere la terza candidata, con la sconfitta contro l’Inter ha avuto un brutto stop, quindi circoscriverei la vittoria finale ad una tra Inter e Napoli, anche se la mia favorita, per i motivi detti sopra, rimane l’Inter”.
” In considerazione dei prossimi impegni di queste tre squadre, quali saranno i risultati, chi vincerà e se la classifica dovesse rimanere invariata, oppure ci sarà qualche cambiamento dopo la giornata di campionato.”
“l’Inter sulla carta non dovrebbe fallire la partita contro l’Udinese, l’unico problema che possono avere i nerazzurri è il sovraffollamento di partite, perché è vero che hanno una rosa lunga, però se vai avanti nelle coppe, non dico che devi rinunciare a qualcosa, ma alla lunga può incidere, questo è l’unico problema che può avere l’Inter, anche il Napoli ha fatto un po’ di fatica nell’ultimo periodo, ha sicuramente qualcosa in meno sul piano qualitativo, l’Atalanta invece è la mina vagante, ha perso con l’Inter e quindi ora non si trova in una posizione di rilievo, doveva essere una partita che consacrasse l’Atalanta nei piani alti e invece, anche dal punto di vista della prestazione, l’Inter ha dimostrato di essere più forte”.
“Invece per quanto riguarda la pausa nazionali?”
“Prima le pause servivano a tirare un po’ il fiato, ora con tutti i giocatori che giocano nelle nazionali, è diventato quasi un problema in più, con i giocatori che vanno oltreoceano e fanno delle trasferte lunghissime, con i fusi orari ecc… E i club si allenano con una rosa ristrettissima di 8-10 giocatori addirittura, da una parte è bello perché significa che hai giocatori di valore, dall’altra per gli allenatori ci sono situazioni in cui i calciatori arrivano solo due giorni prima della partita, e quindi alla lunga anche questi eventi possono incidere negativamente sull’andamento della squadra.”
” L’Inter inoltre è ancora in corsa per la Champions League e a fine anno giocherà il mondiale per club”.
“Anche in questi casi qua ci sono delle squadra ravvicinate come punteggio, e quindi incide molto anche il fattore “fortuna”, con i giocatori che non si infortunano e quindi sono sempre a disposizione, hai la rosa completa per poter scegliere, se si ferma un giocatore importante anche qui, alla lunga, può incidere negativamente, queste cose qua ovviamente non le puoi prevedere, ma non puoi escluderle”.
“l’Inter secondo lei si può considerare in corsa per il triplete? Crede che quest’aspetto possa incidere sul morale e sulla tenuta atletica della squadra, magari con qualche calciatore che può pensare più agli impegni europei, piuttosto che alla vittoria del campionato.”
“Io penso che le grandi squadre siano attrezzate di più sia dal punto di vista tecnico-fisico che mentale, per poter competere ai massimi livelli in tutte le competizioni in cui partecipano, non credo che questo sarà un grande problema, però è chiaro che arrivi a un punto dove c’è il rischio che tu possa rinunciare a qualcosina per puntare più deciso su una competizione, non so se l’Inter si trovasse a scegliere tra il campionato o la Champions sceglierebbe in un senso o nell’altro, quindi ritengo che non si possa assolutamente non credere in quello che fai e nella possibilità di ottenere il massimo sempre e comunque.”