Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, è stato condannato a quattro anni di carcere per “Corruzione al ministero del lavoro”. É arrivata questa mattina la sentenza dal parte del ‘gup’ di Napoli che non ha lasciato scampo all’ex proprietario di Unipegaso.
L’indagine ha preso il via in Calabria, partendo dagli accertamenti su Francesco Cavallaro, ed è stata in seguito trasferita a Napoli per competenza territoriale. Al centro dell’inchiesta vi è l’assunzione di Antonio Rossi in Unipegaso, figlio di Concetta Ferrari, segretaria generale del Ministero del Lavoro, un episodio che viene interpretato come simbolo di possibili dinamiche corruttive.
Notizia che sicuramente turba, e non poco, l’ambiente granata che oltre alle scarse prestazioni dell’ultimo mese, ora dovrà fare i conti anche con questo problema interno.
Come riporta l’Ansa, “Cinque anni, invece, per Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 5 anni; due anni e otto mesi Mario Rosario Miele, collaboratore di Iervolino.”
Iervolino aveva acquistato la Salernitana nel 2022, salvandola dal fallimento. Ora si ritrova, dopo quasi 3 anni, a dover difendersi da una gravissima accusa giudiziaria, con una pena non da niente.