Dopo l’esonero di Spalletti, nuovi scenari per il tecnico toscano
Con l’esonero di Luciano Spalletti dalla guida della Nazionale Italiana, si aprono nuovi orizzonti per il tecnico toscano, che potrebbe tornare presto sulla panchina di un club.
Sul tema è intervenuto Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che ha commentato con toni duri quanto accaduto nelle ultime ore.
Le parole di Zazzaroni: “Una conferenza grottesca”
“Oggi abbiamo assistito a qualcosa di grottesco: la conferenza stampa di Spalletti mi ha lasciato davvero perplesso, quasi imbarazzato. Un commissario tecnico che dichiara di essere stato esonerato prima di una partita… mi chiedo: cosa è successo? Perché non farlo dopo? Per quale motivo non gli è stato comunicato a partita conclusa? O forse gli è stato detto prima, ma gli è stato chiesto di annunciarlo solo dopo. Una situazione assurda.”
Zazzaroni non ha risparmiato critiche nemmeno alla gestione dell’intera vicenda, puntando il dito sull’immagine ormai deteriorata della Nazionale.
“La Nazionale oggi è diventata una squadretta, anche dal punto di vista dell’immagine. La decisione del presidente federale, comunque, credo sia condivisa da gran parte degli italiani. Fino a stamattina tutti chiedevano un cambio: il cambio è arrivato, seppur in modo traumatico. Ora vedremo chi arriverà.”
Il futuro azzurro tra incertezze e urgenze
Il giornalista ha poi sottolineato come il problema non si esaurisca nella figura dell’allenatore, ma affondi le radici in criticità più profonde.
“Certamente, chiunque arriverà non potrà essere risolutivo se non cambieranno le cose. Non possiamo continuare a rifugiarci nei discorsi sul settore giovanile, sui vivai, sulle promesse di rinnovamento. Servono soluzioni immediate. E speriamo che, questa volta, si trovi davvero quella giusta: finora non è stato così.”
Su Spalletti: “Grande tecnico, ma ha fallito da ct”
Infine, un giudizio netto sull’ex allenatore del Napoli:
“Spalletti è stato un grande allenatore di club, capace di entrare giorno dopo giorno nella testa dei giocatori. Ma il ruolo di commissario tecnico è diverso, e lì ha chiaramente fallito.”