“Sono successe tante cose, alcune molto veloci, troppo veloci, complicate da gestire per me, però alla fine sono contento”. Dal ritiro della Spagna, Alvaro Morata rilascia un’intervista alle pagine de La Gazzetta dello Sport, parlando anche della sua breve esperienza al Milan, conclusasi a gennaio con il passaggio in prestito al Galatasaray: “Secondo me abbiamo fatto anche grandi partite, le cose non stavano andando così male come sembrava o si diceva. Poi però là dentro sono successe cose che non avevo mai vissuto in carriera e che preferisco tenere per me, non mi sentivo più a mio agio e prima di diventare un problema me ne sono andato”.
Il problema del Milan? “Non lo posso dire. I cambi repentini da un giorno all’altro non sono mai facili. Se inizi a giocare con una mentalità e poi improvvisamente cambi radicalmente ti può andare molto bene oppure no. Magari la nuova strada scelta a inizio stagione aveva bisogno di un po’ di tempo per essere battuta. Per i 6 mesi che sono stato li posso dire alcune cose: la prima è che non è vero che come ho letto in giro mi sarei pentito della scelta. Mai. È stato un onore vestire una maglia storica come quella del Milan. La seconda è che se è vero che in campionato non eravamo regolari abbiamo fatto belle partite: abbiamo vinto qui al Bernabeu, col Napoli abbiamo perso per dettagli minimi, bene al derby… Però hanno deciso di cambiare e non c’è molto altro da dire”.
Ora sono arrivati Allegri e Tare, li hai contattati? “No, o almeno, non nelle nuove vesti. Perché Max lo sento spesso per il rapporto che ci lega. Tare l’ho visto un paio di volte a cena con amici ma niente di più. Sono contento per loro e per il Milan: sono grandissimi professionisti e se li hanno presi vuol dire che il Milan vuole tornare subito a vincere e ad essere importante e spero che gli vada tutto alla grande”.
Ritorno a Milano? “Sinceramente non lo so, ma sono loro che devono prendere decisioni per fare una squadra molto competitiva. Per ora contatti zero. È la prima volta che ho questo prestito in linea con l’anno solare, vedremo. Posso solo dire che a Istanbul mi sono trovato benissimo”.
Il capitano della Spagna ha anche parlato del suo futuro, rivelando in un’intervista al Chiringuito de Jugones dove gli piacerebbe andare a giocare dopo la sua esperienza al Galatasaray: “Ho ancora sei mesi al Galatasaray, ma dopo non so cosa succederà. Certo, mi piacerebbe tornare in Spagna. Farò tutto il possibile per giocare per il Getafe”.