L’esterno della Lazio ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport in un momento cruciale della stagione. I biancocelesti giocheranno lo scontro diretto con la Juve domani alle ore 18, ed ecco le sue parole rilasciate al noto quotidiano italiano:
Sulla Champions League:
“È sempre bello far ricredere le persone e ribaltare i giudizi. Se gli addetti ai lavori dicono che resterai fuori dalle prime sei o sette, è un motivo in più per correre forte.
Lo pensavo anche in estate: in ritiro avevo visto il mister e una squadra che volevano mettersi in gioco.
Esistevano tutti i presupposti per un buonissimo campionato. Il cammino europeo, credo, sia stato straordinario, anche se restano i rimpianti per come è finito.
L’Europa? La corsa è apertissima e può finire in tutti i modi, ma rimarrà comunque un cammino bellissimo. Tante squadre in lotta per l’Europa League e la Champions, come quest’anno, non si erano mai viste.
Puoi arrivare quarto o restare fuori. Io sarei soddisfatto se chiudessimo in Champions.”
Il pensiero su Inter-Barcellona:
“Sono state le semifinali più belle degli ultimi anni: un calcio straordinario, giocatori stratosferici.
L’estate scorsa, all’Europeo, lo abbiamo affrontato con l’Italia; Yamal ancora non era così forte.
Adesso ha fatto uno step in più, ha quella sicurezza che gli permette di essere decisivo. Ho seguito la carriera di Messi: non ricordo un giocatore così.
Quando riceve palla, o va a calciare in porta o fa l’assist; dal primo all’ultimo minuto è dentro la partita. Fenomenale. Ora fa un altro sport. Ho letto le parole di Bastoni: per lui non deve essere stato semplice ritrovarselo davanti.
Tra l’altro, ieri ho sentito Dimarco: me lo ha raccontato anche Federico quanto sia impegnativo, e nel ritorno a San Siro gli aveva preso meglio le misure. L’Inter ha fatto una partita intelligente, di grande spessore.”
Sull’eliminazione col Bodo:
“Il gol lo potevi prendere prima, magari non sul 3-0, ma credo sia stata fatta una partita perfetta e non si può dire niente. Se c’è qualcosa che abbiamo sbagliato, è la partita di andata. Non mi va giù la sconfitta in Norvegia, giocando su un campo particolare.”