Serata storica per Bordocalcio: per la prima volta, al nostro podcast abbiamo avuto un doppio ospite. Assieme al grandissimo Adrian Ricchiuti, ai nostri microfoni è intervenuto anche il noto giornalista Marco Nosotti.
Le sue parole:
Inizia l’intervista Matteo Di Giovanni. Il redattore spiega come, da piccolo, il grande Marco abbia fatto il portiere nelle giovanili del Sassuolo, come avrà vissuto quei momenti e come giudicherà la stagione dei neroverdi?
“Ho fatto tutta la trafila fino alla prima squadra, ma era un caso. Quei momenti lì mi hanno fatto capire che ero innamorato del calcio, ma non ero adatto a giocare.
Il Sassuolo ha fatto un campionato straordinario, ha messo subito le cose in chiaro: la promozione era importante, costi quel che costi. Ha un attacco formidabile, forse pressa poco, ma sono stati bravi a mantenere giocatori importanti come Laurienté, 15 gol stagionali e Berardi.”
Procede il direttore Salvatore Ferrante: nessuno si aspettava la permanenza dell’esterno neroverde. Il noto giornalista replica così:
“Berardi era ricercato da grandi squadre. Ricordo l’Atalanta, ma usarlo in un 4-3-3 è molto sprecato. Domenico è affascinato dal ruolo di bandiera, è un calciatore fondamentale: 122 gol in Serie A, e l’anno prossimo, se resterà, potrà ritoccare ancora il suo score. È rientrato bene dopo l’infortunio, vediamo come si evolverà la situazione.”
Successivamente interviene Francesco Decaro, che è curioso di conoscere l’inizio della carriera da giornalista del grande Marco.
“Sono stato fortunato. Oggi esistono i social e le radio, tutto è più facile. Diciamo che in quel momento il mio passato da calciatore ha giocato un ruolo importante. Dopo la Coppa Emilia-Marche, un mio amico, Leo Turrini, mi ha proposto di partecipare a un ente televisivo. I temi trattati erano sul Sassuolo. Da lì è iniziato il mio percorso.”
Siamo alle battute finali, e il nostro Matteo vuole sapere come faccia a trovare ispirazione e dedizione nel suo lavoro:
“È un lavoro a tutti gli effetti: mi permette di mangiare, mi offre occasioni nuove per raccontare, ti dà l’opportunità di conoscere compagni più giovani. È una situazione che ti stima. La cosa bella è narrare alla gente tutti gli avvenimenti del mio sport preferito, e bisogna sempre avere rispetto per la notizia.”
Come ultima domanda, il nostro direttore vuole fare un preambolo sul Parma, visto che il nostro ospite è molto interessato alla squadra emiliana:
“Il calcio è molto complesso, serve stare attenti a tutto. Il Parma è migliorato in autostima. Chivu sta facendo un lavoro pazzesco: è riuscito a creare una squadra compatta, che strappa punti importanti per la classifica. Il tecnico ha ideato una tattica vincente, ovvero chiudere gli spazi e ridurre le percussioni degli avversari.”