Fuoco e fiamme nel derby d’andata di Coppa Italia. Milan e Inter si dividono la posta in palio in una partita tesa e bloccata, sintomo del fatto che forse ha prevalso un pizzico di paura nel rischiare la giocata e affondare.
L’analisi del match
Il primo tempo regala tanti spunti interessanti. La prima azione saliente arriva al 21’: de Vrij si smarca all’interno dell’area di rigore e colpisce di testa un pallone calciato su punizione. Tiro murato dai difensori rossoneri.
La reazione del Milan è immediata: Leao galoppa alle spalle della difesa e indirizza la sfera all’angolino basso di destra. Miracoloso Martínez, autore della parata più bella del match.
Sul finale, Maignan risponde allo spagnolo: il francese spinge il pallone in out dopo un gran colpo di testa di Frattesi. Ultima azione di questa prima frazione, sicuramente ricca di emozioni.
Pronti, via! La seconda frazione si apre con un clamoroso vantaggio del diavolo: Fofana serve Abraham all’interno dell’area di rigore, che buca Martínez. Vantaggio trovato, ma adesso bisogna difenderlo.
La difesa regge per venti minuti. Al 67’, Çalhanoğlu viene liberato da Correa e lascia partire una bordata perfetta sotto l’angolino basso di destra. Partita rimessa in piedi e morale alle stelle.
Il biscione sembra avere più motivazioni e, a dieci dalla fine, Zalewski tenta di colpire un pallone rimbalzante da distanza ravvicinata, ma la parata di Maignan è magica.
Tasto stop. Tutto rimandato al ritorno: Inter e Milan si dividono la posta in palio e la prossima partita sarà una finale anticipata.