Stefano Azzi, CEO di DAZN, ha discusso del problema della pirateria con Il Sole 24 Ore: “Non valutiamo i risultati degli abbonamenti solo su base annuale. Mi interessa di più il percorso a lungo termine e la crescita. Al momento, il mercato non ha ancora sentito gli effetti delle misure antipirateria, nonostante l’ottimo lavoro legislativo.” Azzi ha sottolineato la necessità di sanzioni per chi guarda illegalmente i contenuti della Lega Serie A: “Mancano ancora sanzioni per gli utenti, quindi non c’è ancora un pieno effetto deterrente. Siamo fiduciosi che arriveranno e saranno anche retroattive, poiché chi guarda pirateria lascia una traccia digitale online.”
“I numeri sono impressionanti – ha continuato Azzi analizzando la questione -. In Italia, secondo l’ultimo Osservatorio Fapav-Ipsos del 2023, quasi 4 milioni di persone sono abbonate a piattaforme illegali. A questi si aggiungono 12 milioni di tifosi occasionali: quelli che guardano sport acquistando occasionalmente partite di interesse o grandi eventi in modalità pay per view, sempre illegalmente. C’è un aspetto importante da considerare: tra chi guarda illegalmente, c’è una grande percentuale di persone benestanti che possono permettersi il calcio, non pagano e rischiano la loro reputazione per un euro al giorno. È una questione culturale che deve essere affrontata con determinazione.”