N’Golo Kanté è un calciatore francese, nato il 29 marzo 1991 a Parigi, conosciuto per la sua incredibile capacità di recupero palla e la sua presenza costante in mezzo al campo. Giocatore di grande determinazione e umiltà, ha conquistato il cuore dei tifosi per il suo stile di gioco instancabile e la sua modestia fuori dal campo. Kanté ha iniziato la sua carriera in Francia, prima con il Boulogne e poi con il Caen, per poi fare il grande salto al Leicester City, con cui ha vinto una storica Premier League nel 2016.
Successivamente si è trasferito al Chelsea, dove ha vinto numerosi titoli, inclusa la Premier League e la Champions League. Parte integrante anche della nazionale francese, Kanté è stato fondamentale nel trionfo ai Mondiali 2018. La sua dedizione al gioco e la sua etica professionale lo hanno reso uno dei centrocampisti più rispettati al mondo. Adesso milita nell’Al Itthiad, squadra del campionato arabo.
Il gesto:
Kantè ha deciso di costruire strutture sanitari e altri aiuti umanitari per un totale di circa 5 milioni di dollari. Questi beni sono stati costruiti nel suo paese d’origine, il Mali. Seppur di nazionalità francese, il centrocampista campione del mondo, ha deciso di donare queste strutture al suo paese d’origine, permettendo così a grandi fasce della popolazione di potersi curare e vivere in modo degno.
Grande gesto del francese che si conferma ancora una volta un grande campione, dentro e fuori dal campo. Già dopo la vincita dei mondiali nel 2018, aveva rifiutato di creare una società off-shore per risparmiare sulle tasse. Ancora in un’altra occasione, durante la partita contro l’Al Ahli, il centrocampista francese dell’Al Ittihad ha infatti aiutato a ripulire il campo da sciarpe e bandiere lanciate dai tifosi gialloneri. Lo stesso pubblico è rimasto stupito dal gesto, tributando al calciatore francese una standing ovation.
Uno sportivo a 360°:
Kanté, grazie ai suoi gesti di sportività, si è così distinto anche al di fuori del campo, facendosi amare da tutti i tifosi. Con il gesto appena compiuto per il suo paese, il francese si è riconfermato un’ennesima volta un grande uomo, dal cuore d’oro.
Gesti che purtroppo vengono visti come incredibili e insoliti, in un panorama sportivo sempre più abituato all’indifferenza e alla ipervalutazione del singolo, all’egoismo più sfrenato.