Sergio Pellissier è un ex calciatore italiano, noto soprattutto per la sua lunga carriera con il Chievo Verona, squadra con cui ha giocato dal 2000 al 2019. Attaccante prolifico e capitano storico del club, è il miglior marcatore e il giocatore con più presenze nella storia della società veronese. Con il Chievo ha vissuto diverse stagioni in Serie A, segnando oltre 100 gol nella massima serie. Ha anche collezionato una presenza con la Nazionale italiana nel 2009. Dopo il ritiro, è rimasto nel mondo del calcio come dirigente e imprenditore sportivo.
Queste le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:
Come vede la sfida-scudetto tra Napoli e Inter, può essere decisiva?
Beh credo di sì lo scontro diretto a poche giornate dalla fine è normale che sia fondamentale per la corsa scudetto quindi credo proprio che questa sia una partita importante per tutte e due le società.
Avendo giocato sia contro Inzaghi che contro Conte, quale pensa che sarà la chiave tattica del match?
Oddio non è semplice. Questa è una partita veramente complicata, dove tutte e due le società hanno bisogno di una vittoria e entrambe sanno quanto è importante questo match, quindi non è così semplice giostrarla. Sono due allenatori che stanno facendo molto bene, due allenatori che comunque hanno esperienza, però è una a sé quindi e non sarà sicuramente così semplice.
Cosa ne pensa di Lukaku e del suo scarso rendimento realizzativo?
Ma allora, io credo bisogna valutare che cosa porta Lukaku; certo magari si ci si aspetta che lui vada sempre in doppia cifra o segni sempre tanti goal, ma bisogna valutare anche cos’è che porta. Può essere che il suo modo di giocare, la sua personalità, la sua presenza porti a far gol ad altre persone. Quindi non è importante chi fa goal, ma è quanti gol fai e fai fare per vincere le partite. A me Lukaku piace particolarmente, è un attaccante che vorrei sempre in squadra e certo gli devi mettere, anche, al suo fianco giocatori che sanno approfittare delle sue qualità.
Un pronostico per la sfida di sabato?
È difficile perché son due squadre abbastanza equilibrate. Certo forse l’Inter ha qualcosa in più però il Napoli gioca in casa. È una tifoseria veramente importante quella partenopea e quindi non sarà facile per Inzaghi. Napoli non è facile battere, specialmente in casa.
Avendo giocato spesso al Maradona (ex San Paolo), pensa potrà essere un fattore determinante?
Beh, io ho giocato nel periodo in cui il Napoli non era il Napoli degli ultimi anni. Non ho mai giocato davanti a 60.000 spettatori e questo mi dispiace perché, l’allora San Paolo era ed è uno stadio importante, pesante in cui giocare. Vederlo mezzo vuoto non è il massimo, ma la tifoseria è sempre rimasta molto calorosa. Quando c’è stato bisogno di dare il proprio contributo l’hanno sempre dato e questa è una caratteristica, una qualità di cui il Napoli non può fare a meno. Giocare in casa una partita così fondamentale è sicuramente un punto a loro favore.
Queste le parole dello storico attaccante italiano ai microfoni di CalcioBox.